Risarcimento per Colpo di Frusta con 10 Giorni di Prognosi: quanti soldi si ottengono ed in quali casi.
Quanti soldi si ottengono con un risarcimento per colpo di frusta con 10 giorni di prognosi?


Risarcimento per Colpo di Frusta con 10 Giorni di Prognosi: come si calcola e quando l’Assicurazione paga – Indice
- Risarcimento per Colpo di Frusta con 10 Giorni di Prognosi: come funziona il risarcimento dopo un incidente.
- Quanti giorni per il colpo di frusta? Come viene calcolata la prognosi?
- Cos’è il Danno Biologico e perché riguarda il risarcimento per colpo di frusta con 10 giorni di prognosi?
- Valutazioni diverse del colpo di frusta da parte dell’Inps e da parte dell’Assicurazione RCA.
- Serve la Tac o la Risonanza per dimostrare il colpo di frusta? Cosa dice la legge.
- Quanto paga l’assicurazione per un giorno di prognosi?
- Quanto viene pagata l’Inabilità Temporanea?
- Esempio pratico di Calcolo del Risarcimento.
- Quanto tempo ho per chiedere il risarcimento danni? Quando c’è la prescrizione in un sinistro stradale?
Risarcimento per Colpo di Frusta con 10 Giorni di Prognosi: come funziona il risarcimento dopo un incidente.
Una delle conseguenti maggiormente ricorrenti a seguito dei sinistri stradali è il cosiddetto colpo di frusta.
Di cosa si tratta nello specifico? Sostanzialmente, di una distorsione del rachide cervicale che si contraddistingue per la sua natura traumatica; questo può avvenire per via di un movimento brusco, improvviso e/o violento che subisce l’arto; come può essere il caso di un incidente in auto.
A essere maggiormente interessata è l’area del collo: i suoi muscoli infatti si contraggono e i legamenti vanno in ipertensione.
Mal di testa, nausea, vertigini, visione offuscata, rigidità, dolori al collo, stanchezza, disturbi del sonno, irritabilità, ronzii avvertiti nelle orecchie, problemi di memoria, difficoltà di concentrazione sono i sintomi maggiormente ricorrenti.
Come funziona il risarcimento in seguito a sinistro stradale che comporta il colpo di frusta?
Per quanto riguarda il risarcimento del danno in oggetto, è opportuno documentarlo sin dall’inizio, effettuando accurati esami strumentali, volti ad accertare l’avvenuta lesione, dovuta a sinistro stradale.
Ai sensi di quanto sancito all’interno dell’articolo 139 del Codice delle Assicurazioni, infatti, le lesioni considerate di lieve entità che derivano da un sinistro stradale e che non possono essere comprovate da un esame clinico strumentale obiettivo non saranno in grado di garantire alcun tipo di risarcimento per danno biologico permanente.
Di conseguenza, nella malaugurata ipotesi in cui ci si dovesse ritrovare nella condizione di colpo di frusta, dovuto a un incidente stradale, la migliore opzione possibile è quella di recarsi al Pronto Soccorso; entro 24/48 ore dall’incidente, se possibile rivolgendosi a un ortopedico.
Quanti giorni per il colpo di frusta? Come viene calcolata la prognosi?
Dal punto di vista medico, in questo caso specifico, la prognosi è la previsione del lasso di tempo necessario, affinché la vittima del sinistro stradale possa essere considerata guarita.
Più precisamente, la si può considerare come un giudizio clinico sull’esito dell’infortunio da colpo di frusta; la formulazione viene effettuata tenendo conto del decorso dell’infortunio; ossia qual è l’entità effettiva della lesione e in che stato di salute versa il paziente.
Ragion per cui, la prognosi può variare durante questa fase e andare incontro a un aumento, se messa a confronto con le stime preliminari.
In generale può capitare che la prognosi relativa a un colpo di frusta oscilli fra le due o tre settimane; se i traumi vengono considerati di minore gravità dal medico.
Tuttavia la prognosi può raggiungere anche le otto settimane a fronte di eventi traumatici più severi.
In questa circostanza, comunque, il percorso di recupero incide sensibilmente sul processo di guarigione.
Può capitare che i medici si riservano sulla prognosi; nel momento in cui sono impossibilitati a stimare con precisione i tempi di guarigione.
La scelta della prognosi quindi avviene nel momento in cui le tempistiche di guarigione non possono essere considerate certe o quanto meno attendibili.
Cos’è il Danno Biologico e perché riguarda il risarcimento per colpo di frusta con 10 giorni di prognosi?
Ai sensi di quanto sancito dalla legge, il danno biologico viene definito come una lesione di natura permanente o di tipo temporaneo che riguarda l’integrità psicofisica dell’individuo.
Essa deve essere accertata sia dal punto di vista medico sia in termini legali; incide negativamente sulle mansioni di routine e sugli aspetti relazionali del soggetto, a prescindere dalle possibili ripercussioni attinenti alla sua capacità di generare reddito.
Il danno biologico, infatti, si contraddistingue per la sua natura non patrimoniale (per la distinzione fra danno patrimoniale e danno non patrimoniale si rimanda all’apposito approfondimento presente nella pagina dell’infortunistica stradale, capitolo 5).
Ragion per cui, come indicato all’interno dell’articolo 2059 del Codice Civile, questo va risarcito dalla persona che ha causato il sinistro stradale, in quanto fatto illecito indipendentemente dalla sua involontarietà; ma non solo, questo deve essere risarcito anche dalla sua compagine assicurativa.
In linea di massima, è a quest’ultima che la vittima si rivolge nel momento in cui intende ottenere il risarcimento; il motivo di fondo, infatti, va ricercato nella maggiore capacità economica di queste ultime e nel fatto che in Italia è obbligatorio avere una polizza RC auto per qualsiasi veicolo a motore circolante.
Dunque mai sottovalutare il danno derivante da colpo di frusta.
Valutazioni diverse del colpo di frusta da parte dell’Inps e da parte dell’Assicurazione RCA
Nell’immaginario collettivo, purtroppo, il danno derivante da colpo di frusta tende a essere spesso preso sotto gamba; attenzione però: questo nei casi più gravi può arrecare conseguenze anche permanenti.
È sempre compito del medico legale valutare i postumi dell’incidente.
Storicamente, il danno dovuto al cosiddetto colpo di frusta viene determinato in maniera differente: allo stato attuale delle cose, secondo i baremes per il danno biologico stabiliti dall’INPS, la valutazione è fino al 3%.
Invece secondo i baremes stabiliti dal Legislatore per la disciplina della Responsabilità Civile Autoveicoli (R.C.A.) obbligatoria, la valutazione del danno è fino al 2%.
In entrambi i casi la condizione indispensabile è che i danni risultino limitati solo ed esclusivamente al colpo di frusta; senza cioè che le funzioni neurologiche vengano coinvolte.
In questo caso infatti, verrebbe riconosciuta una percentuale di danno permanente decisamente superiore dalla medicina legale.
Tenendo dunque conto dell’entità del danno stabilita dal medico legale, viene poi deciso l’importo di risarcimento della vittima; il computo viene eseguito in base ad apposite tabelle: vi sono quelle di Legge per i danni micropermanenti; ma vi sono quelle per danni biologici proposte dai rispettivi osservatori di giustizia a Roma e Milano; che tengono conto dell’età della vittima del sinistro stradale e della percentuale di invalidità permanente decisa dal medico.
In rapporto alla decisione finale, verrà dunque assegnato un risarcimento monetario.
Serve la Tac o la Risonanza per dimostrare il colpo di frusta? Cosa dice la legge
La legge n. 27 del 24 marzo 2012, nell’articolo 32 stabilisce che in seguito a un sinistro stradale è possibile ottenere un risarcimento per danni derivanti da colpo di frusta.
Le compagini assicurative sono tenute dunque a risarcire la vittima del danno; ma solamente nella circostanza in cui l’entità dei danni venisse comprovata.
Come si dimostra il danno? Con esami strumentali del calibro di ecografie, risonanza magnetica, risonanza magnetica nucleare o TAC.
Attenzione però; bisogna precisare che il più delle volte le lesioni dei tessuti molli non appaiono nei suddetti esami o nelle lastre.
Ecco spiegato il motivo per cui svariate sentenze emanate dalla Corte di Cassazione sono state negli anni soggette a interpretazioni più approfondite.
Guardando nel dettaglio ad esempio, la sentenza n. 10816 emanata il 18 aprile 2019 dalla Corte di Cassazione; questa svincola il riconoscimento dei danni micro permanenti, colpo di frusta compreso, dall’esecuzione di esami di natura strumentale.
Si sostiene dunque che non è possibile asserire che una lesione derivante da colpo di frusta non sia presente; solo perché esami di natura strumentale non l’abbiano documentata.
Una diagnosi di danno arrecato da un incidente stradale, infatti, può risultare comunque attendibile; anche se non si effettuano TAC, risonanza, risonanza magnetica nucleare o ecografie.
L’esperienza clinica di un medico legale può comunque essere sufficiente per stabilire l’entità del danno micropermanente, causato dal colpo di frusta.
Quanto paga l'assicurazione per un giorno di prognosi?
Effettuare una valutazione in euro dell’importo di risarcimento che tocca alla vittima di un sinistro stradale con colpo di frusta non è affatto semplice; perché in ogni singolo caso la diagnosi medico legale tende a differire in base all’entità del danno a cui si è andati incontro.
Di conseguenza, anche la somma di risarcimento in euro varierà in base all’entità del danno; all’età della vittima ed alle sue condizioni.
Chiaramente, se vengono accertate ulteriori complicazioni in altri distretti funzionali, sempre connesse al colpo di frusta, l’entità del risarcimento alla vittima tenderà a salire.
Per fare un esempio concreto, si pensi al fatto che qualora non vi siano conseguenze inerenti ai distretti funzionali del corpo, la valutazione di un danno derivante da colpo di frusta dovrebbe partire (ipotesi) da un 2% di invalidità permanente.
Chiamiamo in causa le tabelle attinenti ai danni micropermanenti; se la vittima è un 25enne con un danno di 2 punti percentuali di invalidità per colpo di frusta, il risarcimento ammonterà a circa 3.000 euro.
Se l’individuo è più giovane, il risarcimento sarà maggiore; mentre se la vittima è una persona anziana, inevitabilmente, l’importo erogato in suo favore a mo’ di risarcimento sarà inferiore.
Tuttavia, è necessario specificare che nella circostanza di sinistro stradale che causa un danno di colpo di frusta, non vi sarà solo l’invalidità permanente come singola voce risarcibile.
Bisognerà, infatti, necessariamente conto anche di altre due voci; la prima è quella attinente all’invalidità temporanea, mentre la seconda ha a che vedere con le spese mediche fronteggiate.
A occuparsi di questi due risarcimenti sarà la compagnia assicurativa di riferimento.
Quanto viene pagata l'Inabilità Temporanea?
Un solo giorno di inabilità temporanea al 100%, se dovuta a danno micropermanente per colpo di frusta, viene risarcito con 47 euro; sulla base di quanto stabilito dal Legislatore.
Per i giorni di inabilità temporanea, le Tabelle dell’Osservatorio sulla giustizia del Tribunale di Milano e Roma assegnano una somma compresa tra 96 e poco meno di 150 euro.
Occorre mettere in evidenza, comunque, che sulla base di quanto indicato dalla Corte di Cassazione, le suddette tabelle hanno assunto a tutti gli effetti valenza nazionale.
L’importo in oggetto verrà in seguito proporzionalmente ridotto in rapporto al danno da inabilità temporanea: la valutazione passa prima al 75%, poi al 50%, poi ancora al 25% e via dicendo; con il progredire della guarigione diminuisce la percentuale riconosciuta.
Il valore in questione, espresso in euro, viene sempre dunque proporzionato alla percentuale di invalidità temporanea.
Successivamente, questo andrà moltiplicato per il totale dei giorni in cui la vittima verrà considerata come temporaneamente invalida.
Esempio pratico di Calcolo del Risarcimento
Procediamo dunque a quello che potrebbe essere un esempio pratico di calcolo del danno subito; ipotizziamo che a seguito di un incidente stradale una persona debba trascorrere un percorso di guarigione di 10 giorni.
In questo caso potremmo ipotizzare che i primi 2 giorni il soggetto li passi costretto a rimanere totalmente fermo, allettato; in questo caso sarebbe verosimile un riconoscimento del 100% di invalidità temporanea per questi giorni.
Successivamente con il progredire dalla guarigione, una persona potrebbe iniziare, dapprima parzialmente, a recuperare mobilità; quindi in questo caso la percentuale di invalidità temporanea riconosciutagli inizierebbe a diminuire.
Dunque potremmo avere su 10 giorni di decorso: 2 giorni con il 100% di invalidità; 2 giorni con il 75%, 2 con il 50% e 4 con il 25%.
Sulla base di questa progressiva diminuzione di invalidità riconosciuta (che diminuisce con il miglioramento della malattia) verrebbe dunque quantificata la parte di risarcimento economico concernente l’invalidità temporanea; ovviamente nel caso di un sinistro stradale ci sono anche altre voci che devono essere considerate; relative al risarcimento economico.
Il giudice inoltre potrebbe incrementare di un ulteriore 50%, qualora fossero presenti elementi aggiuntivi che la vittima intende sottolineare.
Questo caso è noto come personalizzazione del danno.
Per tale motivo risulta assolutamente indispensabile rivolgersi a persone legalmente qualificate ed esperte nell’ambito; questa infatti potrebbe essere solo una delle voci del danno.
Quanto tempo ho per chiedere il risarcimento danni? Quando c'è la prescrizione in un sinistro stradale?
Per quanto riguarda la richiesta di risarcimento di danni patrimoniali e non patrimoniali, in caso di sinistro stradale, l’ art. 2947 del Codice Civile prevede una prescrizione di due anni; nel caso in cui per le lesioni del danneggiato si configurasse il reato di lesioni personali, il tempo di prescrizione si allungherebbe.
Il danneggiato può interrompere la prescrizione potrà costituire in mora la compagnia assicurativa; inviando una pec o una raccomandata; in questo caso il tempo di prescrizione si azzererebbe e ricomincerebbe di nuovo.
Come si è già specificato nelle righe precedenti è fondamentale richiedere l’assistenza legale adeguata in caso di sinistro; sia per ottenere la piena totalità di tutti i danni subiti, ma anche per evitare errori o inadempimenti formali nei diversi passi che si devono compiere; per richiedere il totale risarcimento del danno.

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